Sisma, inizia settimana cruciale

Intanto la terra continua a tremare

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  1. super girl
     
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    Inizia con altre due forti scosse quella che sarà una settimana cruciale per l'inchiesta sul terremoto in Abruzzo. La terra ha di nuovo tremato alle 3.20 con una scossa di magnitudo 2,9 gradi Richter e alle 4.22 con una seconda di 3 gradi. Nei prossimi giorni la Procura dell'Aquila inizierà ad ascoltare tecnici e costruttori. Intanto arriva il primo dato dopo le verifiche: è agibile solo il 57% delle abitazioni.

    Gli investigatori dovrebbero ascoltare alcuni dei responsabili delle strutture e tecnici. Saranno sentiti come persone informate dei fatti, ma non è escluso - se emergeranno elementi di responsabilità a loro carico - che possano essere invitati a ripresentarsi accompagnati dagli avvocati. Gli accertamenti della procura sono focalizzati soprattutto sulla casa dello studente, sull'ospedale e su uno stabile di via XX settembre, nel centro della città.

    Oggi, intanto riaprono le scuole dopo la pausa di Pasqua durata in Abruzzo forzatamente più a lungo, ma tra mille difficoltà. Per i più piccoli sono state allestite aule-tende, mentre per gli studenti delle medie sfollati in seguito al sisma dovrebbero unirsi ai loro compagni di città ritenute più sicure, dove però le paure non mancano. Al suono della campanella, davanti ad alcune scuole ci saranno anche i tecnici della protezione civile per rassicurare, insegnanti, allievi e genitori.

    Ci sono anche i primi laureati del post-sisma: le prime tesi le discuteranno due candidati della facoltà di Fisioterapia in una tensostruttura realizzata accanto alla sede della facoltà di medicina a Coppito. Resta infine stabile, ad ora, la quota delle case dichiarate agibili: il 57% delle 6.000 controllate. Intanto proseguiranno le verifiche, ma tornare a casa e tornare alla normalità non è così facile: ancora troppo fresco il ricordo della notte del 6 aprile.

    Genitori: "Scuola non sicura, i ragazzi non entrano"
    Momenti di tensione alla riapertura delle scuole a Pratola Peligna. Nella scuola di Piazza Indipendenza, i genitori non hanno mandato i loro figli a scuola ritenendo che la scuola non sia sicura. A nulla sono valse le rassicurazioni del sindaco e del funzionario della protezione Civile, Mauro Dolce, che hanno cercato di tranquillizzare le mamme sulla sicurezza del plesso scolastico. Situazione diversa negli altri due edifici scolastici del paese, quello di Valle Madonna e l'altro nei pressi del municipio dove c'è stata una buona affluenza degli alunni.




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