I COMPITI - Polizia Penitenziaria

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    La sicurezza all’interno degli istituti penitenziari è il requisito che consente di operare nella legalità e per la realizzazione del trattamento rieducativo, ovvero l’insieme delle attività dirette al recupero sociale del condannato, alle quali sono preposte le figure professionali degli educatori, assistenti sociali, esperti di scienze psicologiche e criminologiche, con il fondamentale apporto della società esterna: volontariato, associazioni, Enti Locali. La Polizia penitenziaria, con la Riforma del 1990, è stata formalmente inserita tra gli operatori che partecipano, nell’ambito dei gruppi di lavoro, alle attività di osservazione e trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati.
    I compiti istituzionali della Polizia penitenziaria non sono tuttavia limitati alle già complesse funzioni svolte all’interno degli istituti penitenziari: il servizio di traduzione e piantonamento, ad esempio, impegna ingenti risorse umane e materiali, consentendo alla Polizia penitenziaria di essere presente sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini anche nel delicato compito dei trasferimenti dei detenuti in istituti e per esigenze di giustizia, oltre che in occasione dei ricoveri in luoghi di cura esterni agli istituti di appartenenza.
    Smilitarizzazione, professionalità e sindacalizzazione sono stati gli obiettivi che si sono imposti come punti essenziali per adeguare il Corpo alle nuove prospettive del carcere. Un carcere in cui la sicurezza e la legalità sono esigenze necessarie e imprescindili.
    Gli anni che vanno dal 1975, anno dell’emanazione dell’Ordinamento Penitenziario, al 1990, anno in cui viene promulgata la legge di riforma del Corpo di Polizia Penitenziaria, sono da considerarsi senza dubbio i più ricchi per gli elementi di novità introdotti nell’Amministrazione Penitenziaria.
    La Riforma del 1990 ha affidato alla Polizia Penitenziaria, oltre ai tradizionali compiti di garantire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, anche la partecipazione al trattamento rieducativo. Infatti, oltre alla custodia e alla sorveglianza dei detenuti e degli internati, il personale di Polizia Penitenziaria contribuisce alla realizzazione delle attività trattamentali rivolte alla popolazione detenuta, nell’ambito del più ampio mandato costituzionale.
    Oggi il Corpo di polizia penitenziaria, costituito da circa 43.000 unità di personale di ogni ruolo e qualifica, svolge i suoi compiti istituzionali nei 205 istituti penitenziari della Repubblica e nelle strutture e servizi ad essi connessi, assicurando la custodia, l’osservazione e il trattamento di detenuti e internati.
    Vigilanza e sicurezza
    Il Corpo di Polizia Penitenziaria garantisce l'ordine all'interno degli Istituti e ne tutela la sicurezza. La vigilanza nelle sezioni degli Istituti penitenziari, nelle infermerie, sulle attività lavorative e scolastiche dei detenuti, ha la funzione di prevenire crimini o infrazioni verso le persone ristrette o che operano nella struttura carceraria, mentre il servizio di vigilanza armata lungo il muro di cinta e negli ingressi degli Istituti, ha la funzione di proteggere la struttura carceraria da comportamenti illeciti provenienti dall'esterno, attività finalizzate allo scopo di facilitare evasioni o accessi di persone non autorizzate.
    La Polizia Penitenziaria garantisce la sicurezza all'interno degli Istituti, nell'area immediatamente esterna ad essi, ma anche all'esterno, lungo i percorsi previsti per le traduzioni dei detenuti, nei luoghi esterni di cura, in caso di piantonamenti per motivi di salute, ma anche presso le aule giudiziarie durante lo svolgimento dei processi.
    Rieducazione
    la Legge 395/1990 all'art. 5, comma 2, tra i compiti attribuiti alla Polizia Penitenziaria, prevede la partecipazione alle attività di trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati.

    La Polizia Penitenziaria ai sensi dell’art. 16 della Legge 1 aprile 1981, n. 121 è chiamata anche a svolgere compiti di Ordine e Sicurezza Pubblica nonché di Pubblico Soccorso, specie in occasione di particolari esigenze di Protezione Civile.
    Inoltre con la Legge n. 214 del 01.08.2004 al personale del Corpo di Polizia Penitenziaria spetta l’espletamento dei servizi di Polizia Stradale di cui all’art. 11 del Codice della Strada.







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