Elicottero dell' Arma cade in mare: otto morti

31 ottobre 2000

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  1. ~ Oscar ~
     
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    Capraia, le vittime 7 carabinieri e un vigile urbano arrestato. La gente dell' isola partecipa ai soccorsi. "L' ho visto precipitare con il muso nell' acqua". L' ipotesi: cedimento del motore. Il decollo dell' AB412 e la picchiata sul mare

    Elicottero dell' Arma cade in mare: otto morti Capraia, le vittime 7 carabinieri e un vigile urbano arrestato. La gente dell' isola partecipa ai soccorsi LIVORNO - Un elicottero dei carabinieri Š precipitato in mare davanti al porto dell' isola di Capraia da dove si era alzato pochi secondi prima per raggiungere Pisa. Sei militari sono morti sul colpo, altre due persone, un carabiniere e l' unico vigile urbano dell' isola, arrestato poco prima, che doveva essere scortato al carcere Don Bosco di Pisa, sono date per disperse. Ma non ci sarebbero speranze di poterli recuperare vivi. Questi i nomi dei militari che erano a bordo del velivolo: i piloti maresciallo capo Riccardo di Meo, 34 anni, di Roma, e il maresciallo capo Elvio Possemato (22 anni) di Benevento; gli specialisti d elicottero maresciallo aiutante Rocco Vignola (39 anni) di Vallo della Lucania (Salerno), ed il maresciallo ordinario Cristiano Matano (31) di Pisa, tutti in servizio presso il Nucleo elicotteri di Pisa. Sull' elicottero c' erano anche tre militari della stazione dell' Arma di Ardenza, un quartiere alla periferia di Livorno, il comandante della stazione, maresciallo capo Ludovico Muratori (43) di Napoli, il maresciallo ordinario Marco Zaccani (30) di Vetralla (Viterbo), ed il carabiniere Massimiliano Montanino (24), originario di Cagliari. Le operazioni di soccorso, condotte da tre motovedette, due elicotteri e decine di imbarcazioni degli abitanti di Capraia, sono proseguite tutte la notte. La sciagura Š accaduta poco dopo le 21.30 di ieri. L' elicottero, un ®AB412Ż dell' Arma dei Carabinieri, era arrivato sull' isola un' ora prima per condurre nel carcere di Pisa Alessandro Tullio Benelli, 35 anni, 2 figlie, l' unico vigile urbano del paese, conosciuto da tutti a Capraia perch‚ esercitava quella professione da una decina d' anni. A quanto pare, Benelli sarebbe stato arrestato ieri pomeriggio a seguito di uno screzio avvenuto fra lui e i due carabinieri del paese. ®Lo hanno buttato a terra e gli hanno messo le manette - racconta fra i singhiozzi la madre - non so cosa sia accaduto, Alessandro era stimato da tuttiŻ. L' incidente, inspiegabile, Š accaduto a 500 metri davanti al porto. Alcuni testimoni, fra cui il comandante della capitaneria, Maurizio Mandirola, da quattro anni sull' isola, hanno visto il velivolo virare verso nord e poi improvvisamente cadere in picchiata. Nessuna fiammata, n‚ esplosione. Il muso dell' elicottero ha sbattuto violentemente contro l' acqua, poi le eliche si sono spezzate e il velivolo si Š inabissato. L' ®AB412Ż non si Š neppure avvitato in volo, ma Š precipitato di muso, come la folle picchiata di un aereo senza controllo. Le condizioni del tempo, dicono alla capitaneria, erano ®ottimaliŻ. Sar… la Procura di Livorno ad occuparsi del caso. I soccorsi sono scattati immediatamente. Da Livorno Š partita una motovedetta dei vigili del fuoco, che per• ha avuto un' avaria ed Š dovuta tornare in porto. Altre imbarcazioni di salvataggio sono partire dal porto di Capraia e dall' Isola d' Elba, mentre dall' aeroporto di Pisa si sono alzati tre elicotteri dell' aeronautica e della Guardia di Finanza. Le cause dell' incidente fino a ieri notte rimanevano un mistero. Il mare, forza quattro, non era particolarmente mosso. I piloti dell' elicottero pare non abbiano segnalato via radio nessun problema nei pochi secondi di volo prima dell' incidente e l' arrivo a Pisa era previsto prima delle 22. Il vigile urbano arrestato sarebbe stato scortato fino al carcere di Pisa e stamani sarebbe stato processato con rito direttissimo al tribunale di Livorno. ®Potevate aspettare, perch‚ tanta fretta di trasferirlo? Non era un delinquenteŻ, ha gridato il padre di Alessandro Benelli ai militari che l' avevano arrestato. E non sono mancati dei momenti di tensione. Fra i primi ad intervenire, i carabinieri della locale stazione e il comandante del porto Mandirola, testimone oculare della sciagura. Sono stati loro a recuperare tre corpi dei militari, che galleggiavano sull' acqua. La carcassa dell' elicottero, invece, si Š inabissata proprio in un tratto di mare molto frequentato dai sub, perch‚ sul fondo giace il relitto di un aereo abbattuto in guerra. Subito dopo sono intervenute motovedette delle capitanerie di Livorno e Portoferraio e i sommozzatori dei vigili del fuoco di Piombino che hanno recuperato altri tre corpi. Alle ricerche hanno partecipato durante tutta la notte anche decine di imbarcazioni degli abitanti dell' isola. La notizia dell' incidente ha destato molta impressione a Pisa e a Livorno dove i militari erano molto conosciuti. Quella di ieri doveva essere una normale missione, come molte altre. Le condizioni meteomarine, anche se non ideali, non erano tali da dover decidere un rinvio. Marco Gasperetti LIVORNO - ®Ho sentito l' elicottero volare sopra casa e mi sono affacciato alla finestra. Incredibile, l' elicottero Š caduto di muso nell' acqua e poi si Š spezzato. Sono rimasto un attimo impietrito, poi ho subito chiamato i soccorsiŻ. Maurizio Mandirola Š il comandante della Capitaneria di porto di Capraia. Ed Š uno dei testimoni oculari della sciagura di ieri sera che ha causato la morte di otto persone. Mandirola Š ancora sconvolto per quello che ha visto. ®Non riesco a capire che cosa sia successo. Il tempo non era cattivo - dice il comandante -. SŤ, c' era un po' di vento, ma niente di particolare. Insomma, ho visto volare elicotteri e aerei in condizioni di tempo e di mare peggiori. Non riesco proprio a capire che cosa possa essere successo. Poveri ragazzi!Ż. Tutto Š accaduto molto velocemente. Ieri sera, poco dopo le 21.30, Mandirola stava guardando la televisione quando ha sentito l' elicottero librarsi in volo proprio sopra la sua casa. Sapeva che il velivolo era atterrato poco prima con sette carabinieri per arrestare una persona e ora stava tornando sulla terraferma. Il comandante si Š avvicinato alla finestra e ha guardato quasi d' istinto in cielo. Quasi una premonizione. Terribile. C' era l' ®AB412Ż, sembrava tutto regolare. L' elicottero stava prendendo quota. Poi Š accaduto qualcosa. Il comandante, adesso, parla velocemente. Ha partecipato tutta la notte alla ricerca dei dispersi e al riconoscimento dei corpi delle vittime. E' stravolto. ®Ho visto l' aereomobile cadere di muso, improvvisamente e inspiegabilmente - dice adesso -. Ha toccato il mare e le eliche, impazzite, d' un botto si sono spezzateŻ. Un attimo. Mandirola si Š messo le mani nei capelli e si Š lanciato verso telefono per dare l' allarme. E' stato lui stesso il primo a montare sulla pilotina della Capitaneria per i primi soccorsi. ®Niente da fare, tutti morti - dice adesso -. Sei corpi li abbiamo recuperati, adesso ne stiamo cercando altri due, un altro militare e il civile. Sono dispersi, ma Š chiaro che soltanto un miracolo potrebbe farceli trovare ancora viviŻ. M. G. LA SCHEDA TECNICA L' ipotesi: cedimento del motore L' AB 412 Š un elicottero di buona capacit…, tanto da essere in grado di portare sino a una quindicina di persone. Nato negli Stati Uniti nel 1979 alla Bell (Š questo l' anno del primo volo), veniva costruito su licenza anche in Italia dall' Agusta e impiegato soprattutto nelle forze armate. La sigla AB vuol dire, appunto, Agusta-Bell. Capace di trasportare un carico rilevante, Š dotato di un rotore con quattro pale del diamentro di 14 metri, cosŤ da riuscire a decollare con un peso massimo di oltre 5 tonnellate. Le pale sono in leggero materiale composito (carbonio). I primi modelli venivano venduti nel 1981. L' Agusta aveva ottenuto le prime licenze di costruzione dalla Bell nel 1952, e il primo esemplare a volare sulla brughiera lombarda fu il piccolo AB 47, famoso perch‚ dotato di una cabina a bolla completamente trasparente. La licenza per il grande AB 412 veniva invece ottenuta a met… degli anni Settanta, quando la macchina era ancora in gestazione nella fabbrica americana. Dotato di due motori a turbina, raggiunge la velocit… massima di 240 chilometri orari, mentre ha una autonomia di 450 chilometri che pu• essere quasi raddoppiata con dei serbatoi supplementari. In volo pu• salire ad una quota massima di circa 3000 metri. L' elicottero viene impiegato, oltre che dai carabinieri, anche dall' esercito. Due le ipotesi principali per la tragedia di ieri sera: la prima Š quella di un cedimento dei motori (senza la giusta potenza l' apparecchio non pu• decollare), la seconda di un problema ai sistemi di guida, che avrebbe reso incontrollabile l' elicottero, facendolo precipitare. Giovanni Caprara Il decollo dell' AB412 e la picchiata sul mare L' ARRESTO L' unico vigile urbano dell' isola, Alessandro Tullio Benelli, 35 anni, viene arrestato ieri dai carabinieri. I militari decidono di trasferire l' uomo a Livorno, dove questa mattina avrebbe dovuto tenersi il processo di convalida dell' arresto LO SCHIANTO L' elicottero dei carabinieri si Š schiantato, precipitando per venti metri in picchiata, subito dopo il decollo dall' isola di Capraia, poco dopo le 21.30 di ieri sera. Sul velivolo, oltre al vigile urbano, c' erano sette carabinieri. Alla guida c' erano il maresciallo capo Riccardo di Meo, 34 anni, di Roma, e il maresciallo capo Elvio Possemato, 32 anni, di Benevento. Con loro, gli specialisti d' elicottero, due marescialli e tre militari della stazione di Ardenza I TESTIMONI Maurizio Mandirola, comandante della Capitaneria di porto di Capraia, ha assistito in diretta all' incidente: ®Ô stato come se atterrasse in mare. L' ho visto scendere verso l' acqua. Non ho sentito alcuna esplosione prima. Solo una sorta di "crash" quando Š finito in acqua.



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