In missione con l' Erickson S-64F - Elicottero della Forestale

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  1. pclavoro
     
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    E’l'elicottero più grande del mondo occidentale e nella sua livrea verde e bianca del Corpo Forestale dello Stato ha quasi un’aria elegante ed istituzionale, che nasconde la sua natura di macchina da fatica. Non a caso l’ Erickson S-64F è stato battezzato Air Crane, ovvero gru volante, e basta guardare la sua spartana e robusta fisionomia per capire che qui nulla è concesso ai fronzoli. Dedalonews è stato ospite di "Nuvola Rossa", uno dei tre S-64F in dotazione alla Forestale ed in servizio antincendio presso la base di Lamezia Terme.
    «Per questa campagna di prevenzione degli incendi boschivi schieriamo due delle tre macchine a disposizione del Corpo.- spiega il vicequestore aggiunto Lorenzo Lopez responsabile della sede di Lamezia del Centro Operativo Aereo del Corpo Forestale - Un elicottero è qui e l’altro è basato a Foggia ed insieme facciamo capo al Centro Operativo Aereo Unificato (C.O.A.U.) del Dipartimento della Protezione Civile, organismo operativo che coordina l’impiego degli aeromobili antincendio resi disponibili dal Corpo Forestale dello Stato, dalla Protezione Civile, dall’Aeronautica Militare, dell’Esercito, dai Vigili del Fuoco e dalla Marina Militare».
    Nell’ hangar che ospita "Nuvola Rossa" l’italiano e l’ inglese, le divise verdi della Forestale e le tute nocciola dell’ European Air Crane (il braccio commerciale ed operativo europeo della Erickson) si mescolano in un lavoro senza soste che ogni giorno dall’ alba al tramonto garantisce l’ efficienza e l’operabilità della macchina. La Forestale ha acquistato nel 2003 quattro S-64F, di questi tre sono già stati consegnati ed hanno esordito operativamente quest’estate ed un quarto è in arrivo per sostituire quello, ancora appartenente alla casa madre, andato distrutto in un incidente lo scorso anno a Fiumicino.
    Specialisti e piloti del nostro corpo di tutela del patrimonio naturale stanno vivendo un periodo di affiancamento. Al momento sono 16 i piloti e 20 gli specialisti del CFS ad essere stati abilitati sulla macchina e la campagna antincedio estiva ha anche una funzione addestrativa che mira, mediante la cooperazione tra personale del corpo e della casa madre, ad integrare la nuova macchina nei reparti di volo della Forestale che fino ad oggi ha operato elicotteri NH55 e AB412 ed è in attesa dei nuovi A109.

    «In queste missioni il pilota in comando è un nostro istruttore - spiega Marco Tacchella, capo istruttore della European Air Crane - mentre un pilota della Forestale opera come copilota ed un secondo siede al centro come osservatore. In pratica le macchine sono operate da European Air Crane ed in questa fase cerchiamo di integrare la formazione dei futuri piloti in comando della Forestale che già hanno oltre 300 ore di volo su questo specifico elicottero e che ne raggiungeranno 500, prima di assumere il comando. Le missioni antincendio con una macchina che trasporta 10mila litri d’acqua sono oltremodo delicate e, pur avendo questi piloti un’ottima formazione antincendio su altri elicotteri, il passaggio su un simile gigante non può essere immediato».
    Intanto il C.O.A.U. ha messo in preallarme la base e nel giro di pochi istanti è atteso l’ordine di intervento. «Siamo in grado di partire entro venti minuti dall’ ordine. - spiega l’ispettore superiore Floriano Finamore, uno dei piloti della Forestale con maggiore esperienza sull’S-64F - Il C.OA.U. ci indica la zona dell’ intervento e le caratteristiche dell’incendio. Noi sulla scorta delle coordinate ricevute pianifichiamo la missione, tenendo prevalentemente conto dei punti di rifornimento d’acqua disponibili e degli aeroporti o basi disponibili per i rifornimento di carburante per l’elicottero. L’impianto antincendio dell’ elicottero non è un semplice serbatoio, ma un sistema complesso che offre grande duttilità d’impiego e di rifornimento. Di certo macchina e attrezzature antincendio sono due strumenti ideali nella nostra tradizionale lotta al fuoco».
    L’elicottero è pronto e rullando decolla dalla pista di Lamezia in direzione sud. La versione F dell’S64, a differenza della D analogica, monta un glass cockpit digitale che si sposa perfettamente con il sistema GPS e le mappe mobili che si mostrano di grandissimo ausilio a chi in poco tempo deve raggiungere l’obbiettivo, volando magari in aree impervie. Come ulteriore supporto al volo a bassa quota l’elicottero monta in sistema G.P.W.S (Ground Proximity Warning System) che settato dai piloti avvisa quando si intacca una quota ritenuta di sicurezza.
    In volo io siedo in direzione contraria al moto, su una sorta di bolla di osservazione che in realtà è un posto di pilotaggio secondario destinato, durante le operazioni di gru aerea, ad un copilota specificamente qualificato che gestisce a vista il carico ed il pilotaggio fine. Queste macchine nascono, infatti, dalle ceneri del Sikorsky S-64 Skycrane che volò per la prima volta nel 1962 e che l’esercito statunitense ha impiegato come mezzo di sollevamento di grandi carichi. Dimesso dall’ U.S.Army, Erickson ha ripreso nel 1992 macchine e progetti da Sikorsky per dare vita all’ Air Crane. Pur nascendo da una costola di un’alta macchina, questi elicotteri, non solo sono stati portati a zero ore e certificati E.A.S.A., ma di fatto sono stati riprogettati per il loro nuovo impiego che è prevalentemente quello antincendio. Dal mio punto di vista si vede benissimo il modulo antincendio che è agganciabile e staccabile dalla trave dell’elicottero che conserva in ogni caso tutte le sue funzioni di gru aerea. I sistemi di pescaggio dell’acqua per lo spegnimento sono due: uno, denominato sea snorkel, che consiste in un tubo rigido che viene calato in mare durante la traslazione consentendo di preservare il più possibile dall’ acqua salata l’elicottero, l’ altro, denominato hover snorkel, è un tubo floscio che consente di pescare acqua in hovering anche da pozze poco profonde. Con entrambi i sistemi è possibile rifornire il serbatoio da dieci tonnellate in meno di 45 secondi.
    Arrivati sul punto dell’ intervento, situato a poca distanza dal mare, l’equipaggio opta per il sea snorkel e con un passaggio a pochi metri dal pelo dell’acqua il serbatoio si riempie e l’elicottero è pronto per il suo passaggio sul fuoco. Un pannello sulla consolle tra i due piloti consente la gestione del carico d’acqua che può essere sganciato in tutto o in parte e a velocità variabili a seconda del tipo d’intervento che si intende fare. Il comando di lancio dell’ acqua, che nel serbatoio può essere miscelata con 300 chili di schiuma ritardante, è posto sui due comandi collettivi, mentre i comandi per lo sgancio rapido di emergenza dell’acqua sono posti sul ciclico. Un terzo sgancio di emergenza, meccanico, è posto al centro tra i due piloti.
    L’elicottero effettua numerosi sganci e rifornimenti nei quali i 9600 cavalli delle due turbine Pratt & Whitney JFTD 12A si fanno sentire tutti e poi si dirige verso l’aeroporto di Reggio Calabria per rifornire prima del rientro in base. «La nostra autonomia massima è di 2 ore e 30 minuti, mentre la velocità massima è di 104 nodi. - spiega Finamore - Siamo un elicottero e se da un lato non possiamo puntare su autonomia e velocità possiamo certo offrire una duttilità d’intervento sul fuoco tipica dell’ala rotante». «D’altra parte - aggiunge Tacchella - nella lotta al fuoco aereo ed elicottero devono integrarsi con le diverse specificità». Lungo la rotta verso la base di Lamezia l’elicottero scende su un piccolo lago e con l’hover snorkel riempie e sciacqua con acqua dolce il serbatoio. Atterrati, il comandante Tacchella affida "Nuvola Rossa" agli specialisti che per domattina all’ alba lo renderanno perfettamente efficiente per una nuovo giornata di operatività.« Noi European Air Crane- commenta - siamo molto contenti della scelta della Forestale e siamo sicuri che i loro reparti si sono dotati di una macchina di grandi possibilità d’impiego che esalterà le capacità antincendio dei piloti del Corpo. D’altra parte, come operatori privati schieriamo in Europa ben dieci macchine al servizio di diverse autorità con compiti istituzionali antincendio che apprezzano il lavoro fatto dall’S64. Quattro di queste lavorano in Italia per conto della Protezione Civile. Il nostro paese ha un grande schieramento di mezzi ed una grande competenza in materia di lotta agli incedi. Non a caso, anche Erickson che ritiene di avere un valido mezzo per questi impieghi, ha scelto l’Italia e la base operativa di Lucca come sede europea del gruppo».
     
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0 replies since 31/7/2008, 00:14   2541 views
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