La storia e nascita del Jeet Kune Doo

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  1. ~ Oscar ~
     
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    ~ Jeet Kune Doo ~


    "Al diavolo tutti gli schemi imparati!!" Bruce Lee

    Essenza del Jeet Kune Doo

    Il JKD non ha mezzi termini ne' mezze misure, esso e' la semplicita', l'assenza di regole o schemi fissi, e' la ricerca, l'allenamento continuo rivolto alla perfezione e semplificazione. Lavora sull'intero organismo e non solo su una parte di esso ( Allenamento Totale ). Potenza esplosiva e determinazione !


    Un pò di storia

    Il jkd e' nato con Bruce Lee dopo un lungo e attento periodo fatto di sacrifici, studio, passione, il grande entusiasmo hanno sempre spinto Lee a dare il meglio nella continua ricerca di nuove tecniche e di nuove soluzioni atte a migliorare il combattimento. Durante il suo cammino egli ha appreso numerose tecniche di combattimento che spaziano nelle diverse discipline orientali ed occidentali. Il Suo intento non era quello di creare una nuova disciplina, ma bensi' di semplificare i contenuti di quelle gia' esistenti, migliorando cosi la Sua capacita' di Fuoco. Non solo un bravissimo attore, ma anche uno studioso di filosofia, educazione fisica e medicina. Padre di due figli "Brandon e Schanon Lee". Oggi Jun Fan (questo e' il vero nome di Bruce ) e' piu' vivo che mai grazie al lavoro che egli in passato ha saputo costruire per se stesso, ma anche per coloro che gli erano vicini. La Nucleus (associazione Americana di cui amministratrice e coordinatrice oggi e' Linda Lee) segue, promuove, attiva numerosi istruttori nel MONDO !


    Da cosa e' composto il JKD

    Tecniche di combattimento corpo a corpo a distanza lunga, media, corta - Studio e applicazioni di leve articolari - Intrappolamenti, strangolamenti, azioni di fuga - Sviluppo delle senzazioni emozionali - Sviluppo della sensibilita' - studio del corpo umano e della sua capacita' di resistenza allo sforzo - tecniche di assalto - azioni contro piu' avversari - allenamento fisico e mentale - sviluppo delle qualita' quali precisione, forza, velocita' - eccezionale lavoro di footWork (lavoro di piedi) e di power geb (energia di pugno) - posizionamento - tempismo - concentrazione durante il combattimento reale - massima attenzione della propria forma fisica - continuo processo di apprendimento, allenamento e semplificazione - potenza esplosiva


    L'allenamento

    Profondo conoscitore del corpo umano, egli era famoso per le sue doti atletiche, ma quelle le ottenne con grande dedizione quotidiana. Diviso in giorni, alternava potenziamento muscolare a allungamento e flessibilita'. Gli allenamenti di Bruce Lee erano caratterizzati da Allenamento Fisico - Allenamento Mentale - Allenamento al Combattimento. Numerosi erano gli attrezzi utilizzati, da l'uomo di legno a macchine piu' rudimentali ideate da lui e create dai suoi stretti collaboratori. Era in grado di adattarsi perfettamente alla circostanza e di traformare quindi uno strumento semplicissimo in un efficace attrezzo da allenamento. es. gli scalini, una corda, un bastone, ...mentre mangiava, mentre lavorava ..era in grado di tenere il suo corpo e la sua mente in continuo lavoro.

    Il lavoro classico era rivolto quindi ad addominali, flessioni, piegamenti, sviluppo dei riflessi rispondendo ad attacchi fatti di sorpresa in un tempo rapidissimo, irrobustimento di mani, polsi, caviglie, collo con attrezzi da palestra e piegamenti continui, lavoro aerobico per tonificare e dare resistenza al proprio organismo, capire il ritmo per economizzare energie, allungamento muscolare per rendere sempre il proprio corpo flessibile, attenzione anche alla alimentazione. Lee dedico' ore, giorni, mesi, anni, per migliorare la sua buona forma fisica e il combattimento. NON pensiate di potere raggiungere in qualche tempo il suo livello...ma dedicatevi invece ad allenanrvi con costanza, anche poco, ma di continuo, solo cosi' potrete rendervi conto dei Vostri sviluppi !!!


    Il Trapping

    Sistema per creare il vuoto,(intrappolare) un efficentissimo sistema di attacco e di difesa che ha come base la energia del corpo e la sua cedevolezza. Consiste nello stoppare, togliere, intercettare, la difesa del ns. avversario e di permetterci cosi ' di colpire con molta facilita' . Il flusso della nostra energia in scarico e in carico non viene mai interrotta, anzi alimentata da colui che sferra un attacco. Alcuni elementi che compongono il treaping sono il pak sao ( stoppare la mano ), il lap sao ( prendere la mano ) ,il jut sao (strappare la mano), bon sao ( scivolare di gomito ), jao sao ( scivolare di mano )

    Devi sempre seguire la linea immaginaria centrale del tuo avversario durante gli attacchi, colpire con insistenza e devi volerlo !

    ( Oggi questo sistema viene studiato attentamente da numerose forze speciali nel mondo )


    Il Grappling

    Prendere e intrappolare, la difficolta' di questo sistema sta' nel fatto che si passa da una distanza medio lunga-medio corta ad una distanza corpo a corpo. La tecnica e le qualita' fisiche sono indispensabili per la buona riuscita delle nostre azioni. Praticate di continuo con un compagno in modo da affinare sempre piu' la tecnica e poi provatela in combattimento, le azioni devono essere semplici e devono portare ad un risultato concreto altrimenti continuate fino a quando esse non siano spontanee e assolutamente vostre.IMPORTANTE, adattate sempre la tecnica al vostro peso, corporatura e istinto.


    I Principi

    -Rigorosa economia strutturale nell'attacco e nella difesa (attacco: mani avanzate - difesa: mani che trafiggono)
    -Armi versatili, calci e pugni sferrati con arte senz'arte, senza attenersi ai metodi, per evitare paralizzazione
    -Ritmo spezzato, mezzo ritmo e ritmo intero e ritmo tre quarti (ritmo del jkd nell'attacco e nel contrattacco)
    -Allenamento coi pesi, allenamento scientifico supplementare e messa a punto completa
    -Movimenti diretti, il movimento diretto del jkd in attacchi e contrattacchi sferrati dalla posizione in cui si e' (senza modificarla)
    -Tronco mobile e lavoro di gambe disinvolto
    -Materia morbida e tattiche di attacco imprevedibili
    -Corpo a corpo spietato
    -Irrobustimento dell'intero organismo (allenamento totale e allenamento mediante contatto, sui bersagli mobili)
    -Armi aguzze dal continuo affilamento
    -Espressione individuale e non produzione di massa, vitalita' non morta applicazione di regole classiche (comunicazione vera)
    -Totalita', non frammentarieta' strutturale
    -Oltre ai movimenti fisici, cura la continuita' dell'io che si esprime
    -Rilassamento e insieme potente penetrazione, ma un rilassamento ricco di elasticita', di scatto, non un corpo fisicamente rilassato. Versatilita' mentale e interiore
    -Flusso interrotto (movimenti rettilinei e curvilinei) in alto e in basso, verso destra e verso sinistra, passi laterali , oscillazione verticale e circolare del busto, movimenti circolari con le mani
    -Atteggiamento ben bilanciato durante il movimento, costantemente. Continuita' fra massima tensione e massimo rilassamento.


    Il JKD Secondo Bruce Lee

    Per ragioni di sicurezza la vita, che non ha limiti, viane trasformata in qualcosa di morto, in un modello che ha dei limiti. Per capire il Jeet Kune Do, getta alle ortiche tutti gli schemi, tutti i modelli, tutti gli stili e lo stesso concetto di ciò che non è ideale nel jett Kune Do. Sai definire una situazione senza darle un nome? Definire dare un nome fa paura.

    Vedere un situazione semplicemente come essa è, è difficile. Le nostre menti infatti sono molto complesse - mentre è facile insegnare una tecnica, insegnare un atteggiamento interiore è difficile.

    Il Jeet Kune Do favorisce l'informalità(ciò che non ha una forma) per poter adottare tutte le forme, e non avendo un suo stile specifico può adottare tutti gli stili. Il JKD si serve di tutti i metodi e non è condizionato da nessuno di essi, si serve di tutte le tecniche (o mezzi) che sono utili al suo corpo. Affronta il JKD con l'idea di dominare la volontà. Non penare di vincere o perdere, dimentica l'orgoglio e la sofferenza. Se il tuo avversario ti scalfisce la pelle, maciullagli la carne e fratturagli le ossa; se ti spezza le ossa togligli la vita. Non pensare a salvarti, poni la tua vita ai suoi piedi. pensare all'esito del combattimento è un grosso errore; non pensare a come finirà, se con la vittoria o con la sconfitta. Lascia che la natura segua il suo corso e i tuoi strumenti colpiranno al momento giusto. Il JKD ci insegna a non guardare indietro. Una volta stabilita la rotta, non voltarti più. Per esso vita e morte sono la stessa cosa.

    Il Jeet Kune Do rifugge dal superficiale, penetra nel complesso, va al cuore del problema e ne individua i fattori chiave.

    Il Jeet Kune Do non gira attorno alle cose, non prende strade secondarie, va diritto allo scopo. La distanza più breve tra due punti è la semplicità. L'arte del JKD consiste nel semplificare. E' essere se stessi, è la realtà nella sua essenza; ed essenza significa libertà nel vero senso del termine; non lasciarti condizionare da vincoli, limitazioni, parzializazioni, complessità. Il JKD è illuminazione. E' uno stile di vita, significa possedere forza di volontà e controllo delle volontà, però deve essere illuminato dall'intuito. Mentre durante l'allenamento l'allievo deve essere attivo e più dinamico possibile, durante l'incontro esso dev'essere calmo e imperturbabile, deve sentirsi come se non si stesse svolgendo un evento drammatico. Deve comportarsi in modo normale, la sua espressione non deve cambiare, nulla deve rivelare che è impegnato in una lotta mortale. Gli strumenti, sue armi naturali, hanno il duplice scopo: 1) di distruggere l'avversario, annientamento di tutto ciò che ostacola la pace, la giustizia e l'umanità;2)di distruggere i tuoi impulsi dettati dall'istinto di autoconservazione, di distruggere tutto ciò che turba il tuo spirito; non di danneggiare l'avversario, ma di vincere la tua ansia, la tua collera a la tua follia. Il JKD si rivolge contro se stesso. Pugni e calci sono mezzi per uccidere l'ego. Rappresentano la forza dell'immediatezza intuitiva e istintiva, la quale - a differenza dell'intelletto e dell'io complesso - è monolitica e quindi perfetta. I pugni e i calci seguono la via diretta. Quando l'atleta ha il cuore puro e la mente libera i suoi strumenti partecipano in queste qualità e svolgono la loro funzione con la massima libertà. Gli strumenti sono i simboli dello spirito invisibile che governa la mente, il tronco e gli arti.

    Vuota la tua coppa affinché possa essere riempita, per partecipare della totalità fa' il vuoto dentro di te.

    La sostanziale assenza di una tecnica stereotipata rende liberi e totali. Sono ammessi tutti i movimenti e tutte le traiettorie (linee).

    La non-interruzione come base è tipica delle funzioni umane. Fa parte della natura originaria dell'uomo. Quando funziona normalmente, il pensiero non si arresta; pensieri passati, presenti e futuri fluiscono ininterrottamente.

    Assenza di pensiero, come dottrina, significa non lasciarsi coinvolgere nel processo ideativo, non lasciarsi influenzare dai fatti esterni, pensare e non pensare.

    La sostanza del pensiero è la vera essenza, e il pensiero è la funzione della vera essenza. Pensare all'essenza, definirla col pensiero significa contaminarla, alterarla.Metti a fuoco la mente e mantienila vigile perché possa intuire immediatamente la verità, che è in ogni dove. Libera la mente da abitudini, processi ideativi restrittivi e dallo stesso pensiero ordinario.Gratta via tutta la sporcizia che il tuo essere ha accumulato e metti a nudo la realtà nella sua essenza o nella sua vera identità, il che corrisponde al concetto buddhista di vuoto.

    L'arte del Jeet Kune Do consiste nel semplificare


    L'uomo di legno nel Jeet Kune Do, "Muk Yan Chong"

    L’uomo di legno o “Muk Yan Chong” è parte integrante del Jeet Kune Do.Noto anche come “Wooden Dummy”(in inglese),l’uomo è,come sanno tutti,originario del sistema Wing Chum Dui Kung Fu,la prima Arte Marziale che Bruce Lee imparò sotto la guida di Yip man,a Hong Kong.

    Anche se,per essere più precisi,la prima Arte Marziale che Bruce praticò fu il Tai Chi Chuan con suo padre che ne era un appassionato praticante.

    (IMG:http://www.funbruce.com/foto/uomodilegno/uomodilegno.jpg)

    Sfortunatamente,la focosa natura del giovane Lee gli impedì di vedere le qualità marziali del sistema;decise così di cercare qualcosa di più aggressivo.Si crede che nel monastero Shaolin,esisteva un corridoio con diversi uomini di legno azionati meccanicamente,con lo scopo di mettere alla prova i monaci durante i passaggi di grado.Innanzitutto voglio subito precisare che il Chong del Wing Chun e quello del JKD sono alquanto differenti,non soltanto per gli aspetti tecnici,ma anche per la forma.Quando era ancora a Seattle,Bruce Lee si fece spedire un uomo di legno da Hong Kong per potersi allenare nei 108 movimenti che imparò a Hong Kong.

    Dopo averlo fatto a pezzi,chiese al suo amico James Lee di fargliene uno su misura.Tenendo conto delle tecniche che avrebbe applicato ad esso,furono fatti alcuni cambi.Per prima cosa vennero aggiunti un collo e una testa,per potere eseguire diverse prese e persino degli strangolamenti.Venne reso anche più pratico,mettendolo su una pedana di legno per poterlo smontare, trasportarlo e metterlo in diversi posti più comodamente.Inoltre gli fu aggiunta una gamba asportabile che poteva essere di legno o di metallo.A Bruce piaceva l’idea di cambiarla a seconda del tipo di allenamento.Per quanto riguarda il numero di movimenti del Chong,bisogna dire che in principio l’allenamento con l’uomo originale di Wing Chun si basava sui 140 movimenti codificati da Yip Man.

    Più tardi, quando cominciò ad impartire delle lezioni a Hong Kong,ridusse il numero a 108.Il motivo di questa scelta fu principalmente quella di eliminare le tecniche più lunghe e laboriose,in secondo luogo il 108 era era numero magico ed il preferito tra i praticanti di Feng Shui.

    Dopo alcuni anni Yip Man concluse che i 108 movimenti non includevano le parti più essenziali delle tecniche del Chong, così decise di portare le tecniche a 116 che si conoscono aggigiorno, dividendole in otto sezioni diverse.

    Come abbiamo detto prima, l'uomo di legno del Jeet Kune Do non è diverso soltanto nella forma, ma anche nel "contenuto". Bruce Lee basandosi sull'idea originale dei 140 movimenti divisi in 10 sezioni (invece di 8), ed adattando i principi del Wing Chun, creò ciò che oggigiorno conosciamo come le 10 sezioni del Chong del Jun Fan Gung Fu.

    Di chiara matrice Wing Chun, queste sezioni ci ricordano molto i 116 movimenti di Yip Man, ma il concetto è differente, come lo è il sistema Jun Fan con il sistema originale di Kung Fu.

    Più tardi, Bruce Lee avrebba sviluppato i dieci "Set" del Jeet Kune Do, che a quel punto non avevano più nulla a che vedere con quelli del del Wing Chun, essendo molto più lunghi e complicati dei dieci del Jun Fan.

    In principio furono creati 15 Set di Jeet Kune Do, ma siccome erano talmente lunghi e complicati, finirono per non essere insegnati, arrivando ai 10 che si conoscono oggi.

    I Set del Jeet kune Do furono tenuti segreti per diversi anni e persino oggi vengono insegnati soltanto a un gruppo scelto di allievi.

    Ma torniamo alle qualità del lavoro del Chong ad al motivo per il quale era uno dei sistemi favoriti di allenamento di Bruce Lee.

    Nonostante il Chong non potrà mai sostituire un compagno, bisogna però ammettere che esso resiste molto di più ed è un modo perfetto per allenare le tecniche del JKD, a contatto pieno, senza la paura di fare male al compagno. questo era un fatto molto importante per Bruce, difatti per le sue qualità superiori, aveva dei seri problemi per trovare dei compagni di allenamento che potessero resistergli, specialmente quando sferrava tutta la sua forza contro l'avversario.

    Inoltre, l'allenamento con l'uomo di legno e un efficace metodo per indurire gli avambracci e le tibie e anche per per praticare le tecniche di presa, come il "Pak Sao". Inoltre si possono esercitare tutte le tecniche, come il colpo di rovescio "Gua Choi", i calci circolari "O'o Tek", gli "stop Kicks" o "Jeet Tek" e tutti i tipi di combinazioni che sarebbero considerate come un sacrilegio per i classici praticanti del Wing Chun.

    Dopo aver appreso le dieci sezioni del Jun Fan e le 10 del Jeet Kune Do, l'ultima tappa dell'allenamento con l'uomo di legno consiste nella libera espressione, in cui il praticante applica tutte le tecniche che ha appreso, dando loro una propria "personalità", aggiungendo quelle sue e rifiutando quelle che non si adattano al suo modo di combattere.

    E' stato per questo che Don Inosanto consiglia di inserire delle sezioni personalizzate tecniche della Savate(o boxe francese), della Muay Thai e altre arti merziali che ogniuno di noi ha appreso.

    L'uomo di legno è quindi un elemento che permette al praticante del Jeet Kune Do di fare evolvere l'arte, lavorando le tecniche a pieno contatto e sviluppando il senso o "timing"(tempismo nel portare un attacco) e della distanza che saranno d'aiuto nella pratica reale.

    E' infatti comune tra la gente del Wing Chung che il Chong sia stato studiato per dare al praticante un certo "Feed Back", ovvero per trasmettergli le angolazioni corrette e il modo più efficace per eseguire le tecniche prese alle braccia del compagno, utilizzando dunque, non solo come strumento di allenamento, ma addirittura come maestro silenzioso.

    Comcludiamo dicendo che il vostro allenamento, quindi l'applicazione delle tecniche dovranno essere semplici, pratiche ed efficaci.
     
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